AMI al 1° corso per operatori di ONG cattoliche

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La Santa Sede (Segreteria di Stato) e l’Università Urabiana in Roma hanno organizzato un corso “pilota” per chi lavora sulle “frontiere sociali” del pianeta, come richiesto da papa Francesco.


Papa Francesco, rivolgendosi ai partecipanti del IV Forum delle ONG cattoliche, il 7 dicembre 2019, ha indicato la formazione come uno degli aspetti fondamentali da curare per svolgere al meglio quell’azione “di frontiera” in ambito sociale, alla quale la Chiesa è chiamata. 

Per andare nella direzione indicata dal Santo Padre, la Santa Sede ha organizzato un “corso pilota” rivolto agli operatori delle ONG di ispirazione cattolica, grazie alla collaborazione della Segreteria di Stato, dei Dicasteri della Curia Romana, della Pontificia Università Urbaniana e della Fondazione Centesimus Annus.

Questo corso è stato l’occasione per l’Apostolat Militaire International (AMI), che ha partecipato con il Segretario Generale (Col. Domenico D’Ortenzi), di stabilire un collegamento sia con la Curia Romana che con altre ONG cattoliche, ma anche di presentare l’AMI per la sua missione, la sua visione e le sue azioni. Il Segretario Generale dell’AMI ha anche colto l’occasione per presentare le iniziative dell’AMI come, ad esempio, l’AMI-App “Catholic Military Connect”, progettato principalmente per il personale militare più giovane, e la “Dichiarazione di Londra” oltre ai classici temi di interesse come “Guerra giusta”, “Pace giusta” e “Il soldato cattolico”.

Con questo corso è stata presentata una breve panoramica dei principali temi internazionali di impegno per la Chiesa. Lo studio e l’approfondimento personale, le relazioni e i workshop organizzati dai Dicasteri della Curia romana e dai professori di alcune università cattoliche, hanno evidenziato diversi temi nella prospettiva dei principi della Dottrina sociale della Chiesa. In particolare: il ruolo della Santa Sede e dei Dicasteri della Curia Romana, l’educazione cattolica e l’educazione al servizio, l’ecologia integrale al servizio dello sviluppo umano integrale (Laudato Sì), le questioni di famiglia e bioetica, nonché sui migranti, i rifugiati e i traffici, i principi e gli elementi di comunicazione, e altro ancora.

In breve, l’iniziativa ha avuto pieno successo e ha consolidato sia l’identità che la preparazione delle ONG di ispirazione cattolica necessarie a rappresentare i bisogni dei più deboli e a promuovere la pace e la solidarietà.